Appello del 12/09/17
Orale sostenuto con il prof. Petrone.
Le domande iniziali si basano sempre sugli errori commessi all'interno della prova scritta, al fine di capire se sono errori di "distrazione" oppure perché si ha una scarsa conoscenza degli argomenti. Se si dimostra di avere basi solide, il professore sorvola anche su errori più banali che in altri casi potrebbero compromettere il voto finale.
Dopo questa verifica, il professore pone diverse domande di teoria che vertono su tutto il programma. Il tipo di domande dipende anche dalla fascia del voto scritto. Per le fasce basse tende a porre domande molto semplici, per le fasce più alte può chiedere sia domande "standard" oppure concetti e/o dimostrazioni non affrontati nel corso, proprio per verificare la padronanza che si ha delle conoscenze acquisite durante il corso.
Il professore è molto affabile, concede tutto il tempo di cui si ha bisogno per ragionare.
Le domande che mi sono state poste dal prof. erano:
- correzione scritto (avendo sbagliato un verso della corrente e un segno di una tensione): definizione bipoli equivalenti; generatore reali e loro relazione di equivalenza; partitore di tensione;
- conservazione delle potenze medie;
-principio di sovrapposizione degli effetti: definizione, in quali casi non vale il principio delle sovrapposizione per le potenze medie;
- funzione di rete: cos'è e perché la utilizziamo;
- metodi di risoluzione di un circuito dinamico: quanti ne conosciamo e come utilizzarli;
- è possibile avere circuiti instabili? Se sì, ciò quando avviene.
P.S. il professore non è pignolo, però bisogna avere un certo formalismo, soprattutto quando si disegnano circuiti e si scrivono formule. Come ogni professore vuole che si abbia PIENA coscienza di ciò che si sta dicendo e che non si sfrutti la memoria ma il ragionamento.