l'hai calcolato in questo modo $ n_(vap) $ :
$ epsilon* DeltaH_(reaz)+n_(vap)*lambda+F_(HCl)*R*int(Cp dT)+F_(C_2H_4)*R*int(Cp dT)+F_(C_2H_6)*R*int(Cp dT)+(n_(vap)+epsilon)*int(Cp dT)=0 $
Per qnto riguarda la P ho letto a 122 °F la $ K_(eq) $ e mi è venuta 10000 bhà
Spiegami pure tu come hai fatto.
Ciaoo
Ho impostato il bilancio in maniera simile, ma mi trovo ovviamente valori diversi; non mi spiego due cosucce:
1) Perché consideri le moli di cloruro di etile da riscaldare pari a $ n_(vap) + epsilon $ e non semplicemente $ epsilon $, ossia quelle che si formano dalla reazione?
2) Il termine $ n_(vap)*lambda $ io l'ho messo al secondo membro: in pratica il netto fra il calore di reazione e il riscaldamento dei prodotti serve a far vaporizzare il cloruro formato, a meno che al primo membro non abbia considerato il $ lambda $ negativo (come fosse un calore "in uscita", che se lo prende il cloruro); cioè il calore per vaporizzare non lo fornisco io al sistema, ma è la reazione che lo libera, perciò ho fatto così. Capito il mio ragionamento?
Oltretutto, come ho già scritto nell'altra sezione (e qui tornano ancora le tracce scritte coi piedi):
nella traccia si parla di moli che vengono "vaporizzate" nel reattore. Per usare questo verbo devo dedurre che prima dell'evento esse fossero liquide, no?
Chiesi se nella reazione si formasse cloruro liquido (che poi viene riscaldato), e la prof mi indicò con insistenza i pedici $ (g) $ del prodotto della reazione (formula in cima alla traccia), facendomi capire che si forma GIA' allo stato gassoso ... allora perché dice che le moli vengono VAPORIZZATE?