Dunque provo a rispondere alle tue domande:
1) Non posso sapere il metodo di studio di queste persone, tantomeno ho pensato quello che mi domandi.
2)Gli esami si superano con lo studio ed un po' di c**o. E quando dico studio non intendo imparare la pappardella come negli esami di giurisprudenza o scienze delle merendine, ma capire o avere un'idea di quello che si sta facendo, impadronirsi del concetto e saperli applicare in contesti diversi da quelli proposti dal docente o dal libro.
3)L'incoraggiamento non è stato ad personam; se hai qualche caso da sottopormi dimmelo pure. Se poi con incoraggiamento vuoi indicare raccomandazione, hai sbagliato corso di laurea e, per quanto ho visto, anche docente.
4)E' giusto incoraggiare tutti coloro che non vogliono "trascorrere il tempo libero" nell'università, che affrontano gli studi come qualcosa che li tempri e li formi, e non come un premio dovuto a chi staziona su sedie e tavoli. Chi sta lì da 7/8 anni avrà anche esigenze lavorative, che purtroppo prolungano la permanenza nell'università. Tuttavia chi studia da 7/8 anni un esame, ma non ha mai avuto preoccupazioni lavorative, sarà certamente un luminare della disciplina.
5)Con questa domanda credo tu voglia dare una naturale continuazione alla 3. Sono due componenti che contribuiscono al superamento dell'esame perchè la faccia tosta implica che una persona è convinta dei propri mezzi ed è decisa a superare quest'esame, e non si presenta alla prova "tentando". Perchè una persona si presenta nello studio del docente? Personalmente penso che ai dubbi maturati in classe o a casa studiando, il professore abbia le competenze per rispondere, o no? Se poi qualcuno crede che qusto possa essere un trampolino per il superamento dell'esame, meglio trasferirsi a Scienze politiche.
6)L'ignoranza non si misura dal superamento o meno di un solo esame, per quanto questo risulti complicato. Non credo che coloro che se ne sono andati siano ignoranti. I motivi delle loro rinunce possono essere tanti, ma non posso affermare con certezza quali siano. Piuttosto mi interesserebbe sapere dove sono andati una volta lasciato il corso di studi. Forse tu conosci la risposta alla mia domanda.
Sul modo di pensare del docente io, tu o chiunque non possiamo porre alcun rimedio; il pensiero appartiene all'individuo e non dipende da nessun altro. Neanche io condivido delle scelte che opera ma è comunque una mia opinione.
Nessuno di noi raggiunge l'orgasmo con il funzionamento del bjt, e non credo che il docente auspichi questo: pretende molto perchè il suo esame è uno di quelli fondamentali per un corso di ingegneria elettronica.
Se ingegneria non è per tutti, me lo fate capire il primo anno, non all'ultimo esame!
Per fortuna o purtroppo è così, hai mai riflettuto sui veri responsabili di questo?
Ti consiglio allora di visitare il post proposto da AndrewRiot:La cosa che non tollero di tutti questi anni universitari, è che i problemi ci sono stati e ci saranno: tutti lo sanno e nessuno fa niente.
viewtopic.php?f=164&t=5081&p=38885#p38885
Uno studente