Diciamo che letteralmente il prof. Femia vede la resistenza come una "tassa" che la corrente "paga" quando la attraversa: analogia più che lecita, se si considera che la resistenza è la proprietà di opporsi al passaggio di corrente. Il corto circuito, non essendo idealmente caratterizzato da alcuna resistenza, è un percorso "gratuito" per la corrente. Quando in un circuito vi è un resistore in parallelo con un corto, l'analogia del prof. Femia attribuisce alla corrente una sorta di "intelligenza" per cui la corrente si accorge che nel corto nono paga e passa di la, escludendo la resistenza dal suo percorso. A volte l'ingegneria richiede davvero tanta immaginazione!
"Il vero aspetto di tutti i fenomeni può essere compreso e condiviso solo tra Budda. Questa realtà consiste di: aspetto, natura, entità, potere, azione, causa interna, relazione, effetto latente, retribuzione e della loro coerenza dall'inizio alla fine"