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Corsi di Laurea










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17 marzo 1861


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Questa discussione ha avuto 16 risposta/e

#1
Blackjack

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Apro questo topic proprio in questo giorno per esternare alcune mie considerazioni e avere un'idea delle opinioni altrui. Premetto che in quanto a conoscenze di storia non sono preparatissimo, ma forse discutendo tutti riusciremo ad avere un quadro più o meno completo della situazione.

Personalmente trovo DOVEROSO, specialmente in questo periodo un po' movimentato diciamo, che si festeggi il 150° anniversario dell'Unità d'Italia, e che si ricordi, almeno in questo giorno, un po' tutti gli eventi del Risorgimento Italiano che ci hanno portati all'unificazione. Avrei voluto acquistare delle bandiere (che in casa mancano :| ) da mettere fuori al balcone, ma non ho fatto in tempo (e ancora non ho capito dove si acquistano... un'illuminazione a riguardo sarebbe gradita :D).
Trovo SCANDALOSO che qualcuno si opponga a queste cose... cominciando da quei leghisti che hanno GIURATO FEDELTA' allo Stato Italiano, ricevono stipendi non indifferenti e privilegi dallo Stato Italiano, e poi disertano le funzioni pubbliche adottando i soliti slogan separatisti. Ipocriti, ladri e ignoranti.
Poi ci sono anche tra di noi, gente di Napoli o Salerno, persone (e basta anche andare su faccialibro per vedere queste cose) che affermano cose del tipo "l'Italia è una farsa, il sud è stato sempre sfruttato dal nord, stavamo bene quando c'era il Regno delle Due Sicilie, un regno prospero dai numerosi primati". Ebbene, non per fare la parte del saccente o dell'intellettuale, ma secondo me dovrebbero farsi un bel ripasso di storia. In primo luogo la Carboneria è nata nel sud, a Napoli, quando era ancora governata da Gioacchino Murat, e le sue attività sono proseguite anche in seguito alla restaurazione dei Borbone, espandendosi poi anche al nord. Il Regno delle Due Sicilie, all'epoca del Risorgimento, era, tra i vari stati italiani, quello più arretrato, sia da un punto di vista industriale che civile: esistevano ancora veri e propri latifondi, le classi più basse non avevano diritti, la situazione era ancora praticamente medievale. Numerose rivolte a Napoli e in Sicilia sono state sempre represse nel sangue, grazie anche all'aiuto delle truppe austriache. Una specie di costituzione venne emanata solo nel 1848. Già nel 1861 era evidente il divario tra nord e sud, e non era solo di tipo economico, ma proprio sociale, per ovvie ragioni storiche: noi del sud, più di quelli del nord, siamo sempre stati abituati a prenderlo dietro, ad essere usati, a badare solo "ai fatti nostri". Ed è sostanzialmente per questo che al giorno d'oggi il sud continua ad avere i problemi che ha, questo, unito ad un nord prepotente che in 150 anni ha ulteriormente sfruttato il sud impedendo lo sviluppo economico e sociale delle nostre regioni. Ma non credo che la soluzione sia separarci dal nord, così non si fa nient'altro che il gioco dei leghisti! Dovremmo rispondere a queste provocazioni con un sentimento di UNITA' NAZIONALE, dovremmo tutti quanti ricordare gli ideali che hanno fatto l'Italia, l'idea di uno di uno Stato Nazionale che si poggia su basi comuni di lingua, di cultura. Grandi idee che stanno venendo lentamente dimenticate, come quella di "libera Chiesa in libero Stato", del bisogno di autodeterminazione di un popolo sfruttato, allora da potenze straniere, oggi da una plutocrazia prepotente e ignorante.

E' incredibile come alcune frasi siano ancora attuali.

L'unità d'Italia è stata e sarà - ne ho fede invitta - la nostra redenzione morale. Ma è stata, purtroppo, la nostra rovina economica. Noi eravamo, il 1860, in floridissime condizioni per un risveglio economico, sano e profittevole. L'unità ci ha perduti. E come se questo non bastasse, è provato, contrariamente all'opinione di tutti, che lo Stato italiano profonde i suoi benefici finanziari nelle province settentrionali in misura ben maggiore che nelle meridionali.

Abbiamo fatto l'Italia, ora dobbiamo fare gli italiani

Altro che Italia! Questa è Africa. I beduini, a riscontro di questi cafoni, sono fior di virtù civile

Quest'ultima frase riferita ai napoletani, secondo me (e non me ne vogliano) a ragione. Diciamocelo, siamo sempre stati degli incivili e lo siamo tuttora, anche se ultimamente si inizia ad intravedere uno spiraglio di luce. Perciò io dico di darci tutti un po' da fare, mandare a casa chi ci vuole solo sfruttare, risvegliare le coscienze tramite la cultura, che lentamente ma inesorabilmente chi è al governo da un po' di tempo a questa parte sta ammazzando.


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"L'amore è la capacità di avvertire il simile nel dissimile"

#2
Blackjack

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Ieri casualmente stavo guardando in tv un servizio delle Iene in cui a diversi politici sono state rivolte alcune domande, quali ad esempio "cosa successe il 17 marzo 1861?" oppure "perchè Garibaldi era definito l'eroe dei due mondi?" o ancora "quando fu proclamata Roma capitale?". Nessuno degli intervistati ha saputo rispondere correttamente (tranne Renzi, sindaco di Firenze), alcuni hanno inventato addirittura delle risposte abbastanza fantasiose. Persino Mussi (ex ministro dell'università e della ricerca del recente governo Prodi) ha fatto una figuraccia. Come si fa a governare un Paese del quale non si conosce la storia? Come si può pretendere di risolvere i problemi senza che neanche se ne conoscano le cause? E noi cittadini non siamo da meno, sia ben chiaro, dovremmo tutti svegliarci e ragionare con la nostra testa, senza berci tutte le palle che ci raccontano.
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"L'amore è la capacità di avvertire il simile nel dissimile"

#3
strato

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E ce ne hanno raccontate di palle sia a destra che a sinistra..quello dell'unificazione prima e quello della repubblica poi,sono stati processi inevitabili e NECESSARI,e quanto mi stanno sul ca**o quelli che dicono che si stava meglio quando si stava peggio.
Sono dell'idea che la vera unificazione dell'italia non si è avuta con il risorgimento ma con il movimento partigiano che realmente ha unificato il popolo..Quando sento raccontare da mia nonna(partigiana) quanto noi italiani siamo stati grandi mi emoziono sempre.E si,sono di quelli che cantano a voce alta Fischia il vento.

Viva l'italiaaaaa,l'italia che resistee.
Caro Daniele, piscerai sulla tomba di silvio? No, non mi va di fare la fila! -luttazzi daniele-

"finiranno tutte le guerre?certamente..poi ci saranno le gu-esse" -Radio Monte Carlo-

#4
Kurt_Engineer

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per piacere, rispetto le opinioni di tutti ma finiamola di sparare le solite baggianate sui partigiani.. il sentimento di unità nazionale è qualcosa di troppo profondo e importante per essere affidato solamente a personaggi che volevano darci in pasto all'urss.

#5
strato

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e che i partigiani erano comunisti? bah..ho semplicemente detto che il sentimento nazionale si è avuto con la seconda guerra mondiale.
Cmq sto ca**o,mi dimentico che qua stanno come i dannati a rispondere.
Hello!
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#6
Kurt_Engineer

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sentimento nazionale si è avuto con la seconda guerra mondiale.


si certo, con l'italia divisa in due, il re che scappava e il popolo che tradiva.. bel modo di esplicare un sentimento nazionale ..

#7
strato

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scusa chi tradiva il popolo?ho studiato la storia dai libri comunisti certe cose non le so..
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#8
Kurt_Engineer

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gli italiani, nostri antenati o nostri contemporanei, sono stati sempre un popolo di opportunisti ed è anche a questo che dobbiamo la nostra crescita. Non penso che 50 milioni di persone dalla mattina alla sera possano aver dimenticato certi ideali e addirittura combatterci contro. Ma comunque sia quello che mi fa rabbia è che ogni ricorrenza si cerca di appiopparla a determinate caste o partiti. L'unità d'italia è nata nei secoli nella volontà di TUTTO il popolo, non per merito di pochi ed è giusto che TUTTI si sentano in diritto di festeggiare e di sentire propria una sensazione così importante.

#9
strato

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ti ripeto che ancora non ho capito a quale tradimento ti riferisci,i miei occhi sono offuscati dalla banidera rossa scusami -.-
E cmq non ho assolutamente voluto fare una distinzione di partito...Il discorso dei partigiani l'ho messo in mezzo semplicemente perchè ho fatto il paragone (non del tutto lecito) con il risorgimento.
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#10
Kurt_Engineer

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bandiera rossa o vino rosso?? :asd:
comunque non è il caso che ti inalberi, almeno io sto discutendo con molta calma e senza volontà di incazzarmi.. noto solamente che : il 25 aprile è per diritto divino festa di una parte d'italia; il 1° Maggio idem ; ora se vogliamo metterci anche il 17 Marzo direi che completiamo la pantomima.. e poi ci si chiede perchè nel nostro paese sia difficile una riconciliazione storica e si stia ancora a parlare di comunisti e fascisti dopo 70 anni..

#11
strato

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eh avanzi popolo alla riscossa bandiera rossa bandiera rossa.
qua chi sta mettendo in mezzo le distinzioni politiche sei tu non io.Non credo che la resistenza italiana sia stata dettata dal comunismo.
E non mi hai ancora spiegato il tradimento del popolo italiano.
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#12
Kurt_Engineer

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ti ho risposto, rileggi e sarai accontentato.. comunque sia stiamo sporcando il topic, se vuoi discutere facciamolo in privato :cheers:

#13
strato

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Infatti,meglio pulirlo questo thread.
Se qualcun altro ha capito di quale tradimento si sta parlando è pregato di spiegarmelo anche per messaggio privato.
Tradimento..ahaha
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#14
Kurt_Engineer

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vabè continui a fare la figura del fesso.. contento tu.. poi se te lo vuoi far spiegare di persona, non ci sono problemi, avrai ampie documentazioni teoriche e pratiche (L)

#15
strato

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documentazioni pratiche? :D
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#16
Blackjack

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Qualcuno ha giocato un po' troppo a futurisiko
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#17
lupinthethird

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Apro questo topic proprio in questo giorno per esternare alcune mie considerazioni e avere un'idea delle opinioni altrui. Premetto che in quanto a conoscenze di storia non sono preparatissimo, ma forse discutendo tutti riusciremo ad avere un quadro più o meno completo della situazione.

Personalmente trovo DOVEROSO, specialmente in questo periodo un po' movimentato diciamo, che si festeggi il 150° anniversario dell'Unità d'Italia, e che si ricordi, almeno in questo giorno, un po' tutti gli eventi del Risorgimento Italiano che ci hanno portati all'unificazione. Avrei voluto acquistare delle bandiere (che in casa mancano :| ) da mettere fuori al balcone, ma non ho fatto in tempo (e ancora non ho capito dove si acquistano... un'illuminazione a riguardo sarebbe gradita :D).
Trovo SCANDALOSO che qualcuno si opponga a queste cose... cominciando da quei leghisti che hanno GIURATO FEDELTA' allo Stato Italiano, ricevono stipendi non indifferenti e privilegi dallo Stato Italiano, e poi disertano le funzioni pubbliche adottando i soliti slogan separatisti. Ipocriti, ladri e ignoranti.
Poi ci sono anche tra di noi, gente di Napoli o Salerno, persone (e basta anche andare su faccialibro per vedere queste cose) che affermano cose del tipo "l'Italia è una farsa, il sud è stato sempre sfruttato dal nord, stavamo bene quando c'era il Regno delle Due Sicilie, un regno prospero dai numerosi primati". Ebbene, non per fare la parte del saccente o dell'intellettuale, ma secondo me dovrebbero farsi un bel ripasso di storia. In primo luogo la Carboneria è nata nel sud, a Napoli, quando era ancora governata da Gioacchino Murat, e le sue attività sono proseguite anche in seguito alla restaurazione dei Borbone, espandendosi poi anche al nord. Il Regno delle Due Sicilie, all'epoca del Risorgimento, era, tra i vari stati italiani, quello più arretrato, sia da un punto di vista industriale che civile: esistevano ancora veri e propri latifondi, le classi più basse non avevano diritti, la situazione era ancora praticamente medievale. Numerose rivolte a Napoli e in Sicilia sono state sempre represse nel sangue, grazie anche all'aiuto delle truppe austriache. Una specie di costituzione venne emanata solo nel 1848. Già nel 1861 era evidente il divario tra nord e sud, e non era solo di tipo economico, ma proprio sociale, per ovvie ragioni storiche: noi del sud, più di quelli del nord, siamo sempre stati abituati a prenderlo dietro, ad essere usati, a badare solo "ai fatti nostri". Ed è sostanzialmente per questo che al giorno d'oggi il sud continua ad avere i problemi che ha, questo, unito ad un nord prepotente che in 150 anni ha ulteriormente sfruttato il sud impedendo lo sviluppo economico e sociale delle nostre regioni. Ma non credo che la soluzione sia separarci dal nord, così non si fa nient'altro che il gioco dei leghisti! Dovremmo rispondere a queste provocazioni con un sentimento di UNITA' NAZIONALE, dovremmo tutti quanti ricordare gli ideali che hanno fatto l'Italia, l'idea di uno di uno Stato Nazionale che si poggia su basi comuni di lingua, di cultura. Grandi idee che stanno venendo lentamente dimenticate, come quella di "libera Chiesa in libero Stato", del bisogno di autodeterminazione di un popolo sfruttato, allora da potenze straniere, oggi da una plutocrazia prepotente e ignorante.

E' incredibile come alcune frasi siano ancora attuali.

L'unità d'Italia è stata e sarà - ne ho fede invitta - la nostra redenzione morale. Ma è stata, purtroppo, la nostra rovina economica. Noi eravamo, il 1860, in floridissime condizioni per un risveglio economico, sano e profittevole. L'unità ci ha perduti. E come se questo non bastasse, è provato, contrariamente all'opinione di tutti, che lo Stato italiano profonde i suoi benefici finanziari nelle province settentrionali in misura ben maggiore che nelle meridionali.

Abbiamo fatto l'Italia, ora dobbiamo fare gli italiani

Altro che Italia! Questa è Africa. I beduini, a riscontro di questi cafoni, sono fior di virtù civile

Quest'ultima frase riferita ai napoletani, secondo me (e non me ne vogliano) a ragione. Diciamocelo, siamo sempre stati degli incivili e lo siamo tuttora, anche se ultimamente si inizia ad intravedere uno spiraglio di luce. Perciò io dico di darci tutti un po' da fare, mandare a casa chi ci vuole solo sfruttare, risvegliare le coscienze tramite la cultura, che lentamente ma inesorabilmente chi è al governo da un po' di tempo a questa parte sta ammazzando.



Avrei fatto lo stesso intervento ma vista la lunghezza sono contento che l'hai fatto tu :) Completamente d'accordo...Fiero di essere italiano e, se ci sono differenze, basta recriminare avvenimenti di150 anni fa! Bisogna darsi da fare e isolare politicanti di regioni (leghisti e non solo!).
Un popolo grande come il nostro non può perdersi per gente "arruffina" o pazzi convinti che qualche soldo in più fa di loro un popolo a se stante ed eletto solo perchè più a nord di Roma!




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