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Chiarimento domande d'esame: Cablaggio Strutturato


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Questa discussione ha avuto 21 risposta/e

#1
Mr_fox

Mr_fox

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Scrivo ora che ho appena sostenuto l'esame (Prof. Colace) in modo che posso scrivere gli argomenti nel dettaglio:

1. E' dato un comprensorio di forma quadrata, all'interno del quale sono situati:
- Un edificio di 3 piani
- Un piccolo edificio di un piano
- Un sistema di telecamere all'aperto situate ai 4 angoli del comprensorio

Nell'edificio a 3 piani abbiamo (dall'alto verso il basso)
- Laboratorio costituito da 30 PC
- 2° piano diviso in aree: amministrazione (10 PC), sviluppo (15 PC), e 5 PC che fanno un'area a sé
- 3 server: server mail, server web e un multimedia server e un secondo laboratorio con altri 30 PC

I vincoli sono i seguenti:
- L'edificio è largo 40m e profondo 30m
- 3° e 2° piano e i PC del 1° possono accedere ai soli server mail e web, il multimedia server è riservato al sistema di telecamere
- I vari dipartimenti non devono comunicare tra loro, ma solo con i server del piano terra
- Tutti gli host del comprensorio devono avere accesso ad Internet
- Il lato del comprensorio è di 150m
- Nell'edificio ad un piano è presente un solo PC che non ha necessità di comunicare con i server, ma deve avere connessione ad Internet. Questo edificio si trova a 150 m di distanza dall'edificio a 3 piani (quindi ai limiti del comprensorio)

Si deve cablare l'edificio prestando attenzione a dove vengono posizionati gli armadi e cosa essi devono contenere, valutare la possibilità di usare tecnologie in rame o in fibra, prestando attenzione al fatto che le telecamere in fibra ottica sono molto costose e dunque si vuole utilizzare per esse il doppino. Inoltre si chiede quanti indirizzi IP bisogna ottenere dall'ISP che fornisce la connettività... credo sia tutto...


Scusami come hai fatto a fare in modo che gli edifici non comunichino tra di loro... ???
Per quanto riguarda quanti indirizzi Ip bisogna ottenere dall'ISP penso che la risposta sia uno o mi sbaglio perchè per il resto sfruttiamo il protocollo NAT...


ciò che resta è la netta consapevolezza di non poter cambiare la vita... (luigi pirandello)

#2
Luigo

Luigo

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ragazzi, se avete dei chiarimenti da chiedere ai colleghi che hanno postato le domande d'esame ricevute, fatelo qui !!!!!!!

PS: ho spostato il messaggio di mr_fox proprio per non intasare il thread delle domande d'esame

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#3
Mr_fox

Mr_fox

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ragazzi, se avete dei chiarimenti da chiedere ai colleghi che hanno postato le domande d'esame ricevute, fatelo qui !!!!!!!

PS: ho spostato il messaggio di mr_fox proprio per non intasare il thread delle domande d'esame


gigi grazie mille è che sto un pò stonato con sto reti ^_^
ciò che resta è la netta consapevolezza di non poter cambiare la vita... (luigi pirandello)

#4
Mr_fox

Mr_fox

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Io penso che la soluzione potrebbe essere quella di creare una singola lan per ogni dipartimento. In questo caso il dipartimento 1 per comunicare con il dipartimento 2 deve necessariamente instradare il suo pacchetto secondo le normali regole... Mentre gli host del dipartimento 1 continuano a comunicare senza bisogno di instradare i loro pacchetti ma utilizzando un collegamento cosiddetto diretto con gli switch...

Che ne pensate voi?

In questo caso però abbiamo bisogno di 3 switch nell'armadio di piano dell'edificio A, del primo piano
1° contenente i collegamenti(ovvero dove derivano) degli edifici
2° contenente il collegamento dei 30 pc piu' i due server mail e web
3° contenente il server multi e le telecamere

in questo caso il secondo ed il terzo switch verranno collegati al primo switch che esso stesso verrà collegato al router in modo da garantire il collegamento di tutti gli host alla rete...

In questo caso però utilizzando un solo indirizzo ip posso avere una congestione... E quindi un'altra soluzione sarebbe quella di adottare un'indirizzo ip per ogni server...
ciò che resta è la netta consapevolezza di non poter cambiare la vita... (luigi pirandello)

#5
eferre

eferre

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La soluzione da me proposta e confermata dal Prof. Colace è la seguente:

Partiamo dal cablaggio dell'edificio di 3 piani:

- 3° piano: su questo piano viene collocato un floor distributor che contiene un patch panel con frutti RJ45 e uno switch. Al patch panel sono collegati tutti i doppini che provengono dalle varie placche utente, realizzabili secondo diversi standard (vedete gli standard, le placche sono diverse in base allo standard che scegliete). Lo switch deve contenere delle porte ottiche e delle porte RJ45. Anche per le porte ottiche ci sono diversi tipi di connettorizzazione.

- 2° piano: ancora un floor distributor come quello del 3° piano. In questo caso questo switch deve essere configurato in modo da ottenere delle VLAN per ogni settore del piano. La VLAN che potete ottenere è per porta o per indirizzo MAC. In questo caso si sceglie la VLAN per porta visto che non ci sono PC portatili. Inoltre bisogna ricordarsi che il pacchetto a livello 2 deve essere modificato per inserire il VLAN TAG.

- 1° piano: ancora un floor distributor come quello del 3° piano. Allo switch di questo armadio vengono collegati solo i 30 PC del piano e non i server! Inoltre è necessario a questo livello un building distributor, quest'ultimo deve contenere:

1. Uno switch per collegare il trunk in fibra ottica che costituisce la dorsale del cablaggio verticale dell'edificio, questo switch è collegato anche ai 3 servers. Ovviamente anche questo switch deve essere configurato in modo tale che il traffico verso il web e il mail server sia consentito solo ai PC dell'edificio considerato. Questo switch accoglie anche altri cavi che cito dopo per ordine...

2. Un patch panel ibrido tra RJ45 e connettori per fibra (SFF o SC-D).

3. Un router che consente il collegamento i tutti gli host sulla rete esterna

Poi si considera il cablaggio dell'edificio ad un piano:
essendoci un solo PC non si necessita di armadi, quindi si porta semplicemente un cavo in fibra (si sceglie la fibra per distanze e prestazioni, in alternativa serve un doppino con un repeater) fino al building distributor situato nell'edificio precedente, che a questo punto diventa anche campus distributor. Questo cavo viene collegato al patch panel ibrido citato sopra.

Infine c'è il cablaggio delle telecamere, queste devono essere portate al campus distributor (primo piano del primo edificio) tramite dei doppini e dei repeaters. Portati questi cavi e collegati al patch panel ibrido, si può collegare il patch panel con delle bretelle allo switch del campus distributor (questi sono i cavi di cui parlavo prima, è incluso anche quello portato dall'edificio ad un solo piano)

Detto questo si passa al problema degli indirizzi IP: si deve considerare che la soluzione di chiedere un solo indirizzo IP è funzionante, ma non efficiente. Infatti siccome ci sono sei servers accessibili dall'esterno, la presenza di un router NAT rallenta molto l'accesso a tali servers, quindi è necessario che questi ultimi siano collegati direttamente alla rete, senza che un NAT faccia da intermediario. Quindi nel complesso gli indirizzi da chiedere sono 3: uno per ogni server e uno per il router NAT che nasconde tutti gli altri hosts.

Credo di non aver mancato niente, se c'è qualcosa di incomprensibile ditemi pure! :ciao:

#6
Mr_fox

Mr_fox

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scusami eferre la soluzione di usare due switch diversi uno per collegare i 30 pc ed i due server ed uno per collegare l'altro server e le telecamere come distribuzione logica non risulta piu' adeguata? Per il resto è tutto ok... Anche se per conto mio avrei sempre usato un TC anche nell'altro edificio in quanto preveniamo la possibilità di inserire altri pc...

Per quanto riguarda la possibilità di non comunicare tra i diversi dipartimenti hai utilizzato una vlan?
ciò che resta è la netta consapevolezza di non poter cambiare la vita... (luigi pirandello)

#7
eferre

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scusami eferre la soluzione di usare due switch diversi uno per collegare i 30 pc ed i due server ed uno per collegare l'altro server e le telecamere come distribuzione logica non risulta piu' adeguata? Per il resto è tutto ok... Anche se per conto mio avrei sempre usato un TC anche nell'altro edificio in quanto preveniamo la possibilità di inserire altri pc...

Per quanto riguarda la possibilità di non comunicare tra i diversi dipartimenti hai utilizzato una vlan?


I PC in totale sono 90 (se non si conta quello nell'altro edificio), quindi non ho capito come intendi fare... e poi i "dipartimenti" in totale sono 5 (1 al 3° piano, 3 al 2° piano e 1 al 1° piano), comunque si, come ho scritto prima c'è una "VLAN su 2 livelli". Per quanto riguarda l'altro edificio forse ho dimenticato di dire che l'obiettivo è spendere il meno possibile, quindi come dici tu è uno spreco...

#8
Mr_fox

Mr_fox

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No nulla mi sono reso conto che ho detto un pò una "sciocchezza" in quanto tutti e tre i server devono essere collegati con tutti gli host... Ed invece come avevo pensato io erano collegati solo con gli "host" del primo piano... Per quanto riguarda la Vlan a due livelli concordo con te...

Grazie mille delle spiegazioni...
ciò che resta è la netta consapevolezza di non poter cambiare la vita... (luigi pirandello)

#9
tanux

tanux

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Per quanto riguarda l'altro edificio forse ho dimenticato di dire che l'obiettivo è spendere il meno possibile, quindi come dici tu è uno spreco...

Sicuramente da un punto di vista economico è più costosa la soluzione, ma se invece si volesse badare a gerarchizzare in maniera fisica proprio la rete per decentralizzare i servizi che la rete vuole offrire gli stessi anche in caso di guasti o manutenzione in alcuni punti della rete? Mi spiego meglio: se centralizzo tutto in un punto( i 3 server, i 90 pc, le 4 telecamere) se si guasta quel punto o devo fare manutenzione coinvolgendo solo una parte della rete, l'intera rete viene isolata coinvolgendo anche servizi parti che non c'entrano. Mentre dividendo il tutto tipo in una parte convoglio server web e mail con i pc, e in un'altra parte convoglio il server multimedia con le telecamere, in questo modo divido i servizi che la rete mi deve offrire e se si guasta una parte, l'altra rimane cmq funzionante. Allo stesso modo, supponiamo io debba fare manutenzione, e questa mi comporta mettere off-line una sola parte della rete, se il tutto è centralizzato sono costretto a mettere tutta la rete off-line e non solo quella parte.

#10
eferre

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Per quanto riguarda l'altro edificio forse ho dimenticato di dire che l'obiettivo è spendere il meno possibile, quindi come dici tu è uno spreco...

Sicuramente da un punto di vista economico è più costosa la soluzione, ma se invece si volesse badare a gerarchizzare in maniera fisica proprio la rete per decentralizzare i servizi che la rete vuole offrire gli stessi anche in caso di guasti o manutenzione in alcuni punti della rete? Mi spiego meglio: se centralizzo tutto in un punto( i 3 server, i 90 pc, le 4 telecamere) se si guasta quel punto o devo fare manutenzione coinvolgendo solo una parte della rete, l'intera rete viene isolata coinvolgendo anche servizi parti che non c'entrano. Mentre dividendo il tutto tipo in una parte convoglio server web e mail con i pc, e in un'altra parte convoglio il server multimedia con le telecamere, in questo modo divido i servizi che la rete mi deve offrire e se si guasta una parte, l'altra rimane cmq funzionante. Allo stesso modo, supponiamo io debba fare manutenzione, e questa mi comporta mettere off-line una sola parte della rete, se il tutto è centralizzato sono costretto a mettere tutta la rete off-line e non solo quella parte.


Ma così è decentralizzata la rete... se fosse stata centralizzata non avremmo avuto l'armadio per ogni piano... e poi, voglio dire, nell'altro edificio c'è un solo PC, il gioco non vale la candela... e poi rimane il fatto che si è supposto che il committente vuole ridurre il budget il più possibile, questo si traduce nel fornirgli innanzitutto un sistema che funziona, poi, se il budget cresce, si fanno questi discorsi sulla manutenzione e l'affidabilità...

#11
eferre

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No nulla mi sono reso conto che ho detto un pò una "sciocchezza" in quanto tutti e tre i server devono essere collegati con tutti gli host... Ed invece come avevo pensato io erano collegati solo con gli "host" del primo piano... Per quanto riguarda la Vlan a due livelli concordo con te...

Grazie mille delle spiegazioni...


Figurati, ci tenevo solo a precisare che gli host devono collegarsi solo al server web e mail, mentre il multimedia server è riservato alle telecamere...

#12
tanux

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Ma così è decentralizzata la rete... se fosse stata centralizzata non avremmo avuto l'armadio per ogni piano... e poi, voglio dire, nell'altro edificio c'è un solo PC, il gioco non vale la candela... e poi rimane il fatto che si è supposto che il committente vuole ridurre il budget il più possibile, questo si traduce nel fornirgli innanzitutto un sistema che funziona, poi, se il budget cresce, si fanno questi discorsi sulla manutenzione e l'affidabilità...

Può sembrare una scusa, ma non avevo letto bene le tue risposte precedenti, scusami tanto :oops:

#13
Di bello Giuseppe

Di bello Giuseppe

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Detto questo si passa al problema degli indirizzi IP: si deve considerare che la soluzione di chiedere un solo indirizzo IP è funzionante, ma non efficiente. Infatti siccome ci sono sei servers accessibili dall'esterno, la presenza di un router NAT rallenta molto l'accesso a tali servers, quindi è necessario che questi ultimi siano collegati direttamente alla rete, senza che un NAT faccia da intermediario. Quindi nel complesso gli indirizzi da chiedere sono 3: uno per ogni server e uno per il router NAT che nasconde tutti gli altri hosts.

La tua soluzione è corretta, però c'è un errore concettuale nella gestione degli indirizzi ip e riguardo al router nat.
Non si possono mappare tutti gli indirizzi ip della rete in un unico ip perchè ci sono più server "dello stesso tipo" accessibili all'esterno, ad esempio il server di posta pop ha come porta di ricezione di default 110 in questo caso ne abbiamo 3 se li mappiamo sotto un unico indirizzo ip quando un host vuole connettersi con il server metterà nel suo pacchetto tcp la porta di destinazione 110, ma l'indirizzo a livello 3 e lo stesso per tutti e tre i server a quale server si riferisce?
Se abbiamo due (o più) server che non usano le stesse porte di ricezione possiamo "rubare" due porte al nat settandole come aperte cioè accessibili dall'esterno "DMZ" ,ma è una soluzione molto sporca se prorpio vogliamo risparmiare indirizzi, ne chiediamo all' ISP uno per ogni server più un'altro da mettere sotto nat per gli utenti.
La soluzione nat è sempre da evitare, da prendere in considerazione solo nel caso ci sia un serio bisogno di alleggerire il budget

#14
eferre

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La tua soluzione è corretta, però c'è un errore concettuale nella gestione degli indirizzi ip e riguardo al router nat.
Non si possono mappare tutti gli indirizzi ip della rete in un unico ip perchè ci sono più server "dello stesso tipo" accessibili all'esterno, ad esempio il server di posta pop ha come porta di ricezione di default 110 in questo caso ne abbiamo 3 se li mappiamo sotto un unico indirizzo ip quando un host vuole connettersi con il server metterà nel suo pacchetto tcp la porta di destinazione 110, ma l'indirizzo a livello 3 e lo stesso per tutti e tre i server a quale server si riferisce?
Se abbiamo due (o più) server che non usano le stesse porte di ricezione possiamo "rubare" due porte al nat settandole come aperte cioè accessibili dall'esterno "DMZ" ,ma è una soluzione molto sporca se prorpio vogliamo risparmiare indirizzi, ne chiediamo all' ISP uno per ogni server più un'altro da mettere sotto nat per gli utenti.
La soluzione nat è sempre da evitare, da prendere in considerazione solo nel caso ci sia un serio bisogno di alleggerire il budget


Cosa intendi dire con "ci sono più server dello stesso tipo"?

#15
Di bello Giuseppe

Di bello Giuseppe

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Cosa intendi dire con "ci sono più server dello stesso tipo"?


Server che offrono lo stesso protocollo "a livello applicazione" come http pop3 smpt ecc ecc.... questi protocolli usano porte standard ad esempio http usa 80, pop 110, ftp 21, se ogni persona decide di usare porte diverse per le sue macchine allora la comunicazione diventerebbe impossibile.

#16
eferre

eferre

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Non capisco dov'è il problema: il server web usa la porta 80, il server di posta usa la porta per l'smtp con gli hosts al di fuori di questo comprensorio... sono 2 porte diverse... quando arriva una richiesta dall'esterno il router nat legge la porta e questa identifica uno e un solo server...

#17
Di bello Giuseppe

Di bello Giuseppe

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Ci sono 3 server di posta, la loro porta di identificazione è 110, se si presenta al nat un pacchetto tcp con porta di destinazione 110, a quale server si riferisce?

#18
da`

da`

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in generale, non si può fare! sarebbe possibile "aprire" delle porte in maniera permanente, ma non certo la stessa 110 per 3 server interni al NAT! si userebbe, ad esempio, 110 111 e 112 !

Ho finito l'Università, sono admin ad honorem, ma non gestisco più r0x. Per qualsiasi problema contattate un altro admin o la super associazione StudentIngegneria :)

 

Dario Palumbo


#19
Di bello Giuseppe

Di bello Giuseppe

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in generale, non si può fare! sarebbe possibile "aprire" delle porte in maniera permanente, ma non certo la stessa 110 per 3 server interni al NAT! si userebbe, ad esempio, 110 111 e 112 !


Proprio quello che volevo dire io, ma visto che lo standard impone ai server di posta come anche ad altri protocolli una porta specifica per la ricezione dei dati, no si possono mettere 2 o più server che offrono lo stesso servizio sotto nat.

#20
eferre

eferre

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Ci sono 3 server di posta, la loro porta di identificazione è 110, se si presenta al nat un pacchetto tcp con porta di destinazione 110, a quale server si riferisce?


Veramente il server di posta è uno...




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