so che il thread è vecchiotto, però questa risposta a qualcuno potrà serve servire.
Guardando la tabella 3.7 a pagina 58 del libro da supporto didattico: corso di misure meccaniche, termiche e collaudi; di Angrilli
bisogna nell'ordine:
1. definire i limiti delle classi secondo il parametro x (dove meno infinito è il limite inferiore della prima classe e più infinito quello superiore dell'ultima classe)
2. convertire questi limiti in scarto ridotto z (z=(x-u)/(s) ; dove u è la media e s lo scarto tipo) (stesso discorso sul limite inferiore della prima classe e superiore dell'ultima)
3. leggere dalle tabelle di frequenza la F(z) relativa ad ogni limite di classe ( zero è il limite inferiore della prima classe ed 1 è il limite superiore dell'ultima; infatti sappiamo che per una gaussiana normalizzata l'aria sottostante la curva è unitaria)
4. determinare l'ampiezza deltaF(z) di ogni classe (la somma di queste ampiezze è ancora 1)
5. Le frequenze attese per ogni classe sono date dall'ampiezza della classe in F(z) per n, numero totale di dati. La somma di queste frequenze attese è ancora n.
Le frequenze attese non sono altro che il numero di misure che dovrebbe ricadere in una data classe se avessimo una distribuzione ideale gaussiana di misure.