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Tabella triangolare delle implicazioni


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Questa discussione ha avuto 8 risposta/e

#1
hddn

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Salve ragazzi.

Per passare dall'automa a stati finiti a quello minimo, ho capito che bisogna utilizzare la tabella triangolare delle implicazioni per capire quali stati sono indistinguibili e quali non lo sono.

Il problema è che non ho capito come costruirla e quale sia la logica per riconoscere gli stati indistinguibili da quelli distinguibili.

Ho visto anche dalle slides del professore ma mi hanno mandato ancora più in confusione.

C'è qualcuno disposto a darmi una mano?

Grazie. :D





#2
Marika93

Marika93

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Allora, costruiscila mettendo sulla sinistra e in basso un numero di "quadratini" pari al numero degli stati risultanti dalla tabella di flusso - 1, poi li numeri, in basso dal primo stato (generalmente S0) fino all'Nesimo -1, mentre sulla sinistra dal secondo (S1) fino all'ennesimo. Dopo di che, guarda la tabella di flusso prendi i primi 2 stati e trova il loro "incrocio" nella tabella triangolare, guarda gli stati dentro le altre colonne della tabella di flusso, se gli stati che compaiono in entrambe sono diversi segnane la coppia dentro la casellina corrispondente nella triangolare, altrimenti segna una X nell'incrocio e vai avanti confrontando il primo stato col secondo e così via. Continua così scorrendo la tabella triangolare da "in alto a sinistra", scendendo verso giù ad ogni confronto e poi spostandoti sulla sinistra ogni volta che finisci una "colonna di tabella triangolare". Dopo di che avrai una triangolare con delle X e coppie di stati. Ricomincia a scorrere la triangolare,  ad ogni casellina con la X puoi andare avanti, quando trovi quelle con coppie di stati vai a controllare nella cassellina corrispondente all'incrocio di quei due stati, se questa ha una X puoi segnare con una X anche quella originaria, altrimenti vai avanti di coppia in coppia fin quando trovi un'altra X oppure ti rendi conto che gli stati che controlli son sempre gli stessi e quindi restano con gli stati dentro. Se ti restano delle coppie di stati nella triangolare poi vuol dire che devi fare le classi di equivalenza per "eliminare" gli stati equivalenti .

Spero di essere stata d'aiuto ^_^ 


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Quando non ci sono soluzioni significa che il problema non esiste.
Qual'è la differenza tra un meccanico, un tecnico ed un ingegnere? Il meccanico sostituisce il pezzo guasto, il tecnico ripara il guasto, l'ingegnere lo prevede!
La mente umana è come un paracadute, se non la apri non funziona!

#3
hddn

hddn

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Sì grazie, più o meno avevo capito bene allora.

Un altra cosa: una volta arrivato all'automa minimo, ho visto nello svolgimento che per finire l'automa bisogna codificare lo stato (generalmente con tre bit) e poi fare le k-mappe per la minimizzazione.

Sapresti spiegarmi perchè bisogna codificare lo stato?



#4
Marika93

Marika93

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Il numero dei bit è quello necessario per codificare il numero di stati (ad esempio hai 2 stati ti basta 1 bit, 4 stati 2 bit, 8 stati 3 bit e così via). Ti dirò, io codificavo già nella tabella di flusso perché poi nelle k-mappe devi analizzare bit per bit e quindi li codificavo subito. Ma prima o dopo il punto è che vanno codificati perché poi dovrai fare una singola k-mappa per ogni bit e poi (se la traccia richiede il flip-flop j-k) 2 k-mappe per ogni k-mappa fatta su ogni bit. Vengono un'infinità di k-mappe nei casi più sfortunati XD


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#5
hddn

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Ma essendo il procedimento per raggiungere la sintesi del circuito:

1. grafo degli stati

2. tabella di flusso

3. tabella triangolare

4. codifica dello stato e tabella di transizione

5. mappe

6 sintesi

 

come si integrano i flip flop jk in questa lista?

perchè so che per gli informatici è richiesto esclusivamente l'uso dei jk



#6
Marika93

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Esatto, informatici JK e elettronici D; penso che per tabella di transizione tu intenda la tabella del flip-flop... in cui hai 4 colonne con "$Q_n_+_1$, "$Q_n$", "$I^n$", e "$J^n$", solo che spiegarti qui sopra l'uso del JK è un tantino complicato XD 


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#7
Marika93

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Allora, prendi davanti una tabella di flusso già ridotta ai minimi termini e con gli stati modificati e affianco scriviti la tabella del flipflop; ogni singolo bit è identificato con una "variabile" delle sigma generalmente (fai ad esempio finta di avere 5 stati e quindi una codifica su 3 bit, avrai sigma 0, sigma 1 e sigma 2), sulla prima k-mappa definirai sigma 0 mettendo in alto sigma0, sigma 1, e in basso sigma2 e I (dove i sono gli ingressi) , in alto scrivi le coppie di bit con distanza di Hamming = 1, ovvero (in ordine) 00,01,11,10, idem in basso, poi in corrispondenza di ogni "quaterna" di bit devi mettere il bit del sigma0 adeguato. Ad esempio metti di avere questa tabella di flusso, con essa riempirai la prima k-mappa della sigma0 , poi vai a prendere il sigma zero dentro la k-mappa (che se hai seguito l'ordine che ti ho detto per inserire i bit, sarà il primo bit in alto a sinistra nelle varie combinazioni in alto ) e lo confronti con quello che sta nella casellina di sotto nella k-mappa e usando la tabella del JK fai altre 2 k-mappe una per la colonna del J e una per quella del K... Mi rendo conto del casino che ho scritto per spiegartelo ma mi risulta estremamente complicato qui sopra ;) 

Comunque il JK sta tra le k-mappe e il circuito 

File allegato


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#8
hddn

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Per tabella di transizione intendevo la tabella di flusso con gli stati codificati, invece. :)

Comunque adesso leggo attentamente ciò che hai scritto, io finora avevo imparato il procedimento di sintesi solo con flip flop D e quindi non ho mai fatto nessun passo ulteriore.

EDIT: La tabella delle eccitazioni JK è una tabella standard giusto?



#9
Marika93

Marika93

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Sisi è standard come lo è quella del D ;) comunque se hai imparato quello col D non c'è molta differenza con il JK, la differenza sta nel fatto che devi fare due codifiche e 2 tabelle ;)


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