PARTE 2. Monitoraggio degli esami
Un altro aspetto importante sul processo di valutazione è ricoperto dal “monitoraggio della fase di valutazione”, cioè della analisi, da parte degli studenti, delle modalità di conduzione degli esami. Di questo problema ancora una volta si sono occupati i rappresentanti degli studenti in Area Didattica di Ingegneria Chimica, in particolare Roberta Campardelli. Il processo è partito da lontano, vi riporto alcuni estratti (con le fonti in rete, per garantire la veridicità) di verbali delle nostre riunioni (ancora: guardate le date!). Il resoconto di questo processo l’ha fatto molto bene Roberta, postandolo su r0x (
viewtopic.php?f=444&t=5116), allegando anche la scheda di valutazione (che era stata preparata come esempio solo per il secondo anno della laurea di primo livello – curriculum alimentare).
Verbale del Riesame (04 Dicembre 2008)
(
http://www3.unisa.it...1247/rie_09.doc)
PA3.3 Processo di erogazione dell’offerta formativa e valutazione dell’apprendimento degli studenti
Integrazione: Valutazione esami di profitto da parte degli studenti tramite un questionario da somministrare agli studenti una volta all’anno per tutti gli esami sostenuti.
Integrazione: Azioni correttive tracciabili conseguenti all’analisi della valutazione dei corsi.
Consiglio di Area Didattica del 20 Febbraio 2009, Verbale n.3
(
http://www3.unisa.it... ... 2.2009.doc)
6.4. Modello per monitoraggio esami
Il Presidente ricorda che nell’adunanza precedente del Consiglio era stato deciso di monitorare gli esami di profitto tramite un questionario da somministrare agli studenti una volta all’anno o a fine carriera per tutti gli esami sostenuti. A tal proposito il Consiglio aveva dato mandato al Presidente, coadiuvato dal GAV e dalla Commissione qualità, di proporre un modello per il monitoraggio degli esami di profitto da sottoporre agli studenti e le modalità di somministrazione del modello.
Il Presidente dà la parola all’ing. Caputo, Presidente del GAV, che presenta al Consiglio un esempio di scheda da somministrare agli studenti iscritti al secondo anno del corso di Laurea in Ingegneria Chimica (percorso Alimentare).
Dopo un’ampia discussione nel corso della quale da parte di alcuni viene evidenziato che gli studenti del primo anno non hanno ancora la maturità per poter esprimere un giudizio consapevole rispetto alla valutazione di un esame, viene proposto che si prepari una sola scheda da somministrare agli studenti alla fine del Corso di Studi; il Consiglio delibera di rimandare la questione all’adunanza successiva.
Consiglio di Area Didattica del 19 Marzo 2009, Verbale n.4
(
http://www3.unisa.it... ... 3.2009.doc)
4.1 Monitoraggio prove di verifica dell’apprendimento
Il Presidente ricorda che nel precedente Consiglio è stato discusso il questionario da sottoporre agli studenti per il monitoraggio delle prove di esame. La struttura del questionario è legata alle modalità di somministrazione: alla fine di ogni anno accademico oppure alla fine del Corso di Studi.
Al fine di organizzare al meglio il questionario, il Presidente invita l’assemblea a decidere fra le due possibili opzioni. Si apre un dibattito a cui segue una votazione. La maggioranza del Consiglio si dichiara a favore di un questionario per ciascun anno di Corso. La Commissione, già individuata in precedenza (prof. Titomanlio, ing. Caputo, ing. Barletta), redigerà un questionario da somministrare agli studenti alla fine di ogni anno.
Consiglio di Area Didattica del 15 Aprile 2009, Verbale n.5
7.a Monitoraggio delle prove di verifica dell’apprendimento
Il Presidente ricorda che nella scorsa adunanza è stato deciso di somministrare un questionario per il monitoraggio delle prove di verifica dell’apprendimento agli studenti alla fine di ogni anno accademico. Il Presidente presenta una proposta di questionario preparata dalla Commissione (prof. Titomanlio, ing. Caputo, ing. Barletta). Si apre un dibattito dal quale prevale la proposta di modificare il questionario portato all’attenzione del Consiglio, in modo da poter avere maggiori indicazioni sulle motivazioni che lo studente adduce per il mancato superamento dell’esame di ogni insegnamento. Quindi nel questionario le domande sottoposte allo studente saranno ripetute per ciascun insegnamento.
Il Consiglio approva il questionario con le modifiche proposte (All.4)
Come si può vedere, nell’assemblea del 15 aprile 2009 la decisione è stata presa: tutti gli esami devono essere monitorati, distribuendo un questionario agli studenti. E poi cosa è successo? Complice l’oggettiva difficoltà del processo (chi deve distribuire le schede? In quale momento? Chi deve analizzare i dati?) il processo non è mai stato attivato. Di nuovo, NO COMMENT.
Ancora una volta, per fortuna, i modelli di qualità in corso di implementazione (Modello CRUI/EUR-ACE,
http://www.quacing.i... ... 20rev4.pdf) serviranno a sanare queste pecche del nostro funzionamento. In particolare il modello CRUI/EUR-ACE prevede che (Area D, Monitoraggio; Requisito per la qualità D2, Prove di verifica dell’apprendimento): “Il CdS (Corso di Studi) deve monitorare le prove di verifica dell’apprendimento, al fine di accertare la loro adeguatezza a verificare il livello di raggiungimento dei risultati di apprendimento da parte degli studenti, l’efficacia degli insegnamenti e delle altre attività formative e la correttezza della valutazione dell’apprendimento degli studenti”. (Su questo argomento, si veda anche l’Area B, B – Percorso formativo; requisiti B2, Progettazione del percorso formativo e soprattutto B3, Pianificazione e controllo dello svolgimento del percorso formativo). Cioè: la verifica della conduzione degli esami, deliberata nel 2009 dall’Area Didattica di Ingegneria Chimica e poi disattesa, ora diventa obbligatoria: ovviamente, perché il processo sia implementato occorre – come al solito – vigilare.