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a cosa servono e come si calcolano le condizioni iniziali?


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Questa discussione ha avuto 1 risposta/e

#1
brody09

brody09

    Advanced Member

  • Utente
  • StellaStellaStella
  • 258 Messaggi:
Salve amici, come da titolo...qualcuno sa dirmi a cosa servono, come e perchè si calcolano le condizioni iniziali di un circuito?



#2
johnny88

johnny88

    Newbie

  • Utente
  • StellaStellaStella
  • 1109 Messaggi:
Le condizioni iniziali possono essere considerate in due aspetti, uno dal punto di vista circuitale, l'altro da un punto di vista puramente matematico:
-Parlando in termini circuitali, le condizioni iniziali rappresentano i valori delle variabili di stato all'istante in cui si verifica l'evento che causa un transitorio in un circuito (cambiamento di un generatore, apertura/chiusura di un interruttore,ecc.). Supponiamo l'istante sia t=t0. Le condizioni iniziali rappresentano l'energia che i bipoli dinamici hanno per t=t0. Esse possono essere assegnate, se non si conosce la "storia passata" del circuito, oppure si ottengono valutando gli andamenti delle variabili di stato in t0+. Essendo inoltre le variabili di stato continue il t0, vale X(t0+)=X(t0-) (dove X è una generica variabile di stato), quindi posso calcolare i valori in t0+ valutando l'andamento delle variabili per il circuito a regime per t -Il punto di vista puramente matematico deriva dall'astrazione del problema di elettrotecnica di definire gli andamenti delle variabili di stato nella risoluzione di una equazione differenziale di ordine n, dove n è il numero dei bipoli dinamici della rete. Come ben sappiamo, le soluzioni di una equazione differenziale lineare, a coefficienti costanti, non omogenea è un integrale generale (combinazione lineare di esponenziali) che ha infinite soluzioni che differiscono tra di loro per delle costanti moltiplicative. Noi però siamo interessati ad un'unica soluzione, che si ottiene imponendo i vincoli delle condizioni iniziali per calcolare le costanti moltiplicative, risolvendo così quello che in matematica è noto come problema di Cauchy. Nel caso di problema di Cauchy di ordine superiore al primo (equazioni differenziali di ordine n>1), non bastano le condizioni iniziali per definire le costanti moltiplicative, ma c'è bisogno delle "condizioni al contorno", ovvero dei valori delle derivate di ordine fino a n-1 in t0+.

Spero di essere stato chiaro, non è semplice spiegare queste cose da remoto. In ogni caso, se hai fatto questa domanda devi avere qualche problema concettuale, per cui ti consiglio di leggerti un po di teoria.
"Il vero aspetto di tutti i fenomeni può essere compreso e condiviso solo tra Budda. Questa realtà consiste di: aspetto, natura, entità, potere, azione, causa interna, relazione, effetto latente, retribuzione e della loro coerenza dall'inizio alla fine"




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