Corsi di Laurea
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forse avrei potuto scriverlo in un post apposta... ma volevo evitare di aprirne uno nuovo
si sa che le domande di fisica bene o male sono sempre state le stesse per anni...
ora da un po' di tempo le stanno cambiando...
vorrei chiedere sapete quali sono queste ultime... e poi se per caso qualcuno abbia risolto le domande di fisica di giugno e luglio modulo elettromagnetismo?
Grazie
Farò volentieri da "cavia" XD
Con l'elettromagnetismo sto proprio messo male, sul libro non ci capisco un tubo.
Sto iniziando a capirci qualcosa XD
Nella prova del 4/6/2010, ex1 punto2 fai l'integrale da R a 2R ed usi la carica Q totale e non quella infinitesima. Non ho capito da dove prendi gli estremi e da dove esce il dr, parte del R infinitesimo x_x
Il resto di quell'esercizio mi è molto chiaro per essere il primo che faccio in tutta la mia carriera da studente x_x grazie per gli appunti XD
Farò volentieri da "cavia" XD
Con l'elettromagnetismo sto proprio messo male, sul libro non ci capisco un tubo.
Sto iniziando a capirci qualcosa XD
Nella prova del 4/6/2010, ex1 punto2 fai l'integrale da R a 2R ed usi la carica Q totale e non quella infinitesima. Non ho capito da dove prendi gli estremi e da dove esce il dr, parte del R infinitesimo x_x
Il resto di quell'esercizio mi è molto chiaro per essere il primo che faccio in tutta la mia carriera da studente x_x grazie per gli appunti XD
Ho capito il tuo problema. Ti spiego. Il punto 2 prevede il calcolo del potenziale elettrostatico al centro del sistema (punto O). Questo, in virtù del principio di sovrapposizione degli effetti, è pari alla somma dei potenziali generati in O dalle cariche presenti sui due tratti rettilinei e sul tratto a forma di semicirconferenza. Come si deduce, avendo i due tratti rettilinei stessa carica ed essendo posti alla stessa distanza da O, i loro contributi al potenziale totale sono uguali, per cui io ho calcolato il potenziale generato da uno solo dei tratti rettilinei, chiamandolo Vfilo Sx (= Vfilo Dx), e sommandoli ottengo così il contributo totale dovuto ai due fili rettilinei (che ho chiamato Vrett). L'integrale va impostato nel seguente modo: partendo dall'origine, il dr è l'incremento differenziale lungo il filo. Gli estremi sono R e 2*R in quanto, se ci pensi, il filo carico, lungo l'asse orizzontale del sistema, parte proprio a distanza R ed è lungo R (perciò va da R a R+R=2R). Non si utilizza una carica infinitesima in quanto, essendo la carica Q distribuita uniformemente, l'integrale della carica infinitesima lungo la linea darebbe come risultato proprio Q per cui,conoscendolo a priori, lo si scrive come una costante moltiplicativa che poi viene portata fuori dall'integrale.
Chiaro?
Farò volentieri da "cavia" XD
Con l'elettromagnetismo sto proprio messo male, sul libro non ci capisco un tubo.
Sto iniziando a capirci qualcosa XD
Nella prova del 4/6/2010, ex1 punto2 fai l'integrale da R a 2R ed usi la carica Q totale e non quella infinitesima. Non ho capito da dove prendi gli estremi e da dove esce il dr, parte del R infinitesimo x_x
Il resto di quell'esercizio mi è molto chiaro per essere il primo che faccio in tutta la mia carriera da studente x_x grazie per gli appunti XD
Ho capito il tuo problema. Ti spiego. Il punto 2 prevede il calcolo del potenziale elettrostatico al centro del sistema (punto O). Questo, in virtù del principio di sovrapposizione degli effetti, è pari alla somma dei potenziali generati in O dalle cariche presenti sui due tratti rettilinei e sul tratto a forma di semicirconferenza. Come si deduce, avendo i due tratti rettilinei stessa carica ed essendo posti alla stessa distanza da O, i loro contributi al potenziale totale sono uguali, per cui io ho calcolato il potenziale generato da uno solo dei tratti rettilinei, chiamandolo Vfilo Sx (= Vfilo Dx), e sommandoli ottengo così il contributo totale dovuto ai due fili rettilinei (che ho chiamato Vrett). L'integrale va impostato nel seguente modo: partendo dall'origine, il dr è l'incremento differenziale lungo il filo. Gli estremi sono R e 2*R in quanto, se ci pensi, il filo carico, lungo l'asse orizzontale del sistema, parte proprio a distanza R ed è lungo R (perciò va da R a R+R=2R). Non si utilizza una carica infinitesima in quanto, essendo la carica Q distribuita uniformemente, l'integrale della carica infinitesima lungo la linea darebbe come risultato proprio Q per cui,conoscendolo a priori, lo si scrive come una costante moltiplicativa che poi viene portata fuori dall'integrale.
Chiaro?
Sono commosso da cotanta minuzia di dettagli....si direbbe quasi che sia un prof a parlare......
Confermo le parole di giovy....fidati Ryuji, la risposta è questa.
Penso di aver capito. Comunque nella stessa prova, al problema 3, punti 12 e 13 dice di calcolare la densità di carica $sigma$ (quindi superficiale) lungo la superficie esterna ed interna della sfera cava conduttrice; nel conduttore la carica si distribuisce tutta sulla superficie più esterna e ci siamo, ma perché nella superficie interna si usa $Q_1$?
ps: non mi trovo neanche coi tuoi calcoli ^^'
Giovy, ti sei messo a studiare ....sono commosso
E' tutto corretto, e questo ti potrebbe servire anche per fare gli esami dell'area Campi.
Grazie mille! Ah giusto, mi ero dimenticato il fatto dei campi e dell'induzione XD ora penso di aver capito
Comunque sto facendo il numero 5 della prova del 13/06/2006; ho trovato una formula che non ho mai visto (credo).
$F=iL x B$
che legge è? a che serve? L è il coefficiente di autoinduzione? quindi $phi(=iL$ (questa l'ho vista).
io conoscevo la $F= qE + qV x B $
ps: ma biot savart si può usare sempre oppure solo in alcuni casi come ad esempio in quello del filo rettilineo infinito?
Grazie mille! Ah giusto, mi ero dimenticato il fatto dei campi e dell'induzione XD ora penso di aver capito
Comunque sto facendo il numero 5 della prova del 13/06/2006; ho trovato una formula che non ho mai visto (credo).
$F=iL x B$
che legge è? a che serve? L è il coefficiente di autoinduzione? quindi $phi(=iL$ (questa l'ho vista).
io conoscevo la $F= qE + qV x B $
ps: ma biot savart si può usare sempre oppure solo in alcuni casi come ad esempio in quello del filo rettilineo infinito?
Comunque è odioso come tutti gli altri risultati proposti negli esercizi siano appositamente studiati per essere uguali ad un eventuale errore di calcolo/osservazione di chi li svolge
Giovy88, mi sto esercitando dalle prove d'esame aiutandomi con i tuoi esercizi svolti ma ho un problema. Nella prima parte dei tuoi esercizi svolti, c'è la continuazione della prova del 3 Febbraio 2004. Prima di guardare il tuo svolgimento ho cercato di risolverlo da me e ci sono riuscita ( penso di esserci riuscita; mi trovo i tuoi stessi risultati!). Il problema è subentrato quando ho letto la traccia della prova (svolta): tra le risposte possibili il termine R^2 compare al denominatore e non al numeratore e non capisco perché! Ho pensato fossero errori di traccia anche perché proprio quell'esercizio, fra tutti quelli della prova, è l'unico che non riporta gli asterischi che indicano la risposta corretta. Mi confermi che è così? Mi aiuti a capire in caso contrario?
Lo so, purtroppo la teoria è la mia bestia nera =p E' che non ci capisco niente di teoria pur dovendomelo fissare in testa se prima non lo applico in un esercizio concreto; poi dopo aver capito una categoria di esercizi, rileggendo la teoria riesco a capire quello che c'era scritto.Caro Ryuji, credo che sia opportuno che ti studi un po meglio la teoria, in quanto, dalle domande che mi poni, risulta chiaro che fai un po di confusione.
Grazie mille Giovy! E' che fin ora con L in elettromagnetismo avevo visto indicare solo l'autoinduzione, quindi mi ero un po' confuso e non avevo presente laplace ^^''
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