Purtroppo dobbiamo prendere atto del fatto che ormai la riforma Gelmini è passata e non possiamo farci molto, e a questo va unito il fatto che ci sarà una riduzione generale dei fondi, ed è pe questo che si sarà costretti ad "accorpare", eliminare il superfluo.
Comunque trovo questa idea poco convincente. In primo luogo se il mio corso di laurea venisse improvvisamente spostato, chessò, a Benevento o a Napoli, dove dovrei seguire dei corsi in aule molto probabilmente poco adatte insieme a 600 altre persone stipate come dei maiali in una stalla, non di certo la prenderei bene. Non c'è scritto, in questo documento, nessun accenno ad incentivi per gli studenti che diventeranno inevitabilmente dei fuori sede; in poche parole dovrebbe essere tutto a spese dello studente?
I cinque punti dell'elenco "servizi allo studente" mi sembrano delle prese in giro, in quanto non prevedono nessun vero sistema per venire incontro alle esigenze degli studenti. Se il mio corso di laurea venisse spostato in un altro ateneo, poco me ne faccio di un accesso illimitato a tutti i laboratori informatici e a tutte le mense, per queste cose basterebbe rifarsi un badge e una tessera. Lo stesso vale per la biblioteca. Anzi, il discorso sulla biblioteca un po' mi preoccupa: se la copia di un libro che mi serve la tolgono da Fisciano per risparmiare spazio e l'unica altra copia sta a Napoli, devo farmi un attimo un viaggio fino a Napoli giusto per recuperare un libro?
o forse non ho ben capito quel punto?
Io penso che se nel prossimo futuro ci saranno dei tagli ai cdl, questi saranno fatti su quelli meno frequentati. Possono mai tagliare scienze politiche e economia? Secondo me colpiranno quei settori tipicamente meno frequentati, specialmente per quanto riguarda i corsi di laurea magistrale: ingegneria, fisica, matematica... insomma Fisciano rischierebbe potenzialmente di perdere quelle parti più strategiche e che storicamente hanno sempre avuto più peso e importanza.