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Corsi di Laurea










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Comunicato dell’associazione StudentIngegneria sul blocco


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Questa discussione ha avuto 39 risposta/e

#1
trivella

trivella

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Il Consiglio di Facoltà, tenutosi il 30 settembre, ha deliberato la sospensione della didattica condotta nel modo canonico. Le motivazioni sono legate allo stato d’agitazione, ormai perenne, in cui vive l’Università, malessere che è stato fortemente acuito dai provvedimenti che negli ultimi due anni stanno gravando sull’Università italiana e che hanno condotto a quella che rappresenta la classica “goccia che ha fatto traboccare il vaso”: il decreto legge Gelmini. La necessità di mettere in atto forti azioni di protesta che potessero palesare l’insostenibile situazione dell’Università ha portato a soluzioni estreme come il blocco delle attività didattiche, soluzione praticata da molti atenei italiani e anche dalla maggior parte delle facoltà del nostro campus.
Sia ben chiaro che questa NON sarà una settimana di vacanza, infatti SARANNO PRESE LE PRESENZE (CHE VARRANNO AI FINI DELLA PRENOTAZIONE E DEL SOSTENIMENTO DEGLI ESAM) TRAMITE LA CLASSICA “STRISCIATA DEL BADGE. La prossima settimana sarà un momento di confronto e di crescita di tutte le componenti dell’Università che si troveranno a discutere i problemi del “nostro mondo”, le ragioni che ci hanno condotto in questa situazione, la situazione in cui potrebbe trovarsi l’Università se la si continua a scalfire giorno dopo giorno ed inoltre sarà un’occasione in cui i docenti metteranno a disposizione degli studenti le proprie competenze per mostrare “l’altra faccia della medaglia”, cioè quei lati a noi oscuri della vita universitaria. Inoltre questa settimana sarà utilizzata per l’orientamento in ingresso delle matricole, quello in itinere dei “veterani” (per esempio con giornate di orientamento tesi, con la presentazione degli argomenti su cui è possibile svolgere attività di tesi) e quello in uscita per i laureandi.
Il momento è cruciale, ci rendiamo conto che questo “blocco” possa far storcere il muso a qualcuno ma la situazione dell’Università italiana è davvero drammatica, ai limiti del collasso, e la classe studentesca non può rimanere a guardare mentre davanti ai suoi occhi si compie il “massacro del sapere”. Abbiamo una responsabilità che è quella di difendere il nostro futuro ma soprattutto quello delle prossime generazioni e solo con una adeguata istruzione, con una Università all’altezza, di qualità, è possibile garantire ad un adolescente di sognare un futuro. Per il periodo storico in cui ci troviamo è adeguato scomodare anche le parole di un grande: “ Per quanto voi vi crediate assolti, siete per sempre coinvolti!” (F. De Andrè).

L’associazione StudentIngegneria



#2
|system88|

|system88|

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Bene, finalmente una notizia ufficiale.. Però, Piè, vorrei capire una cosa... Sospensione dell'attività didattica condotta nel modo canonico è ambiguo.. Diciamo ke io posso andà cmq a fare lezione sulle dune, se mi gira, giusto? E cmq, quello ke è certo, ke in aula non si può fare lezione, è corretto?
Esistono solo due modi per scrivere un programma senza errori.
Ma e' solo il terzo modo quello che funziona realmente.

#3
berto90

berto90

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protestare???giusto!!ma i modi di protesta???si obbliga una parte indirettamente colpita a protestare,non potrà mai essere efficace una protesta se si obbliga prima a protestare rifugiandosi nell'attenuante spieghiamo cosa succede nel mondo universitario è ciò questo disegno di legge comporta!!per partecipare attivamente ad una protesta si deve credere in quello che si difende!la vogliamo una università che offri quei servizi che un università pubblica di un paese moderno deve fornire????Secondo me è un modo di protesta sbagliato e inefficace.buona protesta!

#4
|system88|

|system88|

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caro berto, si dà il caso ke qui si è abbondantemente passata la fase del protestiamo con gli studenti, x diversi motivi.. Ora si stanno facendo (a mio modestissimo avviso), le cose quasi seriamente.. Ne andiamo per sotto noi, per forza, siamo i più deboli, ma non possiamo impedire a ki vuole protestare di farlo... Detto per inciso, questa disposizione della facoltà, è una cosa UFFICIALE, una presa di posizione vera, diversamente da quanto accaduto precedentemente, e non rispettare ciò ke il consiglio di facoltà ha deciso potrebbe invalidare tante azioni.. Ancora devo capire bene come va la storia, xkè questo fatto di prendere la presenza mi sa tanto di paraculismo, e credo ke consentirà a tanti docenti di fare lezione sempre e cmq...
Esistono solo due modi per scrivere un programma senza errori.
Ma e' solo il terzo modo quello che funziona realmente.

#5
SuperFra

SuperFra

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Secondo me hanno fatto bene!
L'unico appunto è che si sono decisi a corsi iniziati.Se avessero fatto iniziare i corsi direttamente l'11 ottobre sarebbe stato molto meglio per tutti.
Di contro così facendo i prof. stessi potranno iniziare un'opera di indottrinamento ed informazione degli studenti durate tale settimana di blocco; il che spero servirà a far capire meglio a molta gente la vera catastrofe verso cui l'Italia, ed il mondo accademico in particolare, si stanno avviando.

Pieno sostegno, per un futuro migliore!
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#6
trivella

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Peppe sospensione della didattica canonica significa che comunque verranno prese le presenze per chi le ha obbligatorie e saranno conteggiate tra quelle necessarie a sostenere l'esame...quindi non penso si possa andare sulle dune.
Comunque volevo dire, come opinione personale, che non so se il bocco sia giusto o sbagliato ma lamentarsi di perdere una settimana di corsi quando poi l'Università è al collasso e rischiamo che l'anno prossimo ci chiudono il campus o aumentano le tasse a dismisura, mi sembra davvero da miopi...cmoe a Luglio, quando la stragrande maggioranza non sapeva proprio che stava succedendo, oggi stai punto e capo e c'è bisogno di fare informazione e far capire che sta succedendo.

#7
luca555

luca555

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Ragazzi ma fatemi capire per piacere...in parole brevi... da lunedi non si fa lezione...ma si dovrebbe parlare di questi vari problemi con i prof per tt la settimana ? Cioè di lezione quindi non se ne parla proprio?

#8
SuperFra

SuperFra

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Ragazzi ma fatemi capire per piacere...in parole brevi... da lunedi non si fa lezione...ma si dovrebbe parlare di questi vari problemi con i prof per tt la settimana ? Cioè di lezione quindi non se ne parla proprio?

ufficialmente no, e ne dovresti essere contento.
Sia chiaro non perchè non studi ma perchè si inizia a rendere seria la protesta e si iniziano a diffondere e a far conoscere i veri motivi per i quali tutto ciò accade.
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#9
Umberto

Umberto

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che poi ci sarebbe da capire se è obbligatorio x tutti i prof non fare lezione nella modalità ordinaria, o se è a discrezione del prof...quindi vi consigliamo caldamente di partecipare alle lezioni, come se fosse tutto normale...
r0x GRAZIE DI ESISTERE...

#10
Kurt_Engineer

Kurt_Engineer

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una settimana a spiegare le motivazioni della protesta???
1) Chi non è interessato alla protesta non si presenterà e quindi non verrà informato su un bel niente.
2) I pochi che saranno in aula avranno già ben chiaro il concetto dell'agitazione.
3) Stare una settimana intera a catechizzarci sulla nostra penosa situazione? Bastano poche ore.

Era più serio e meno ipocrita dire : cari ragazzi, visto etc etc etc, ci siamo rotti i c******i , ci vediamo per le lezioni tot giorno, statevi.
Invece hanno prima fatto pagare le tasse, hanno fatto affittare gli alloggi, hanno fatto sistemare prima la situazione e poi ci hanno fatto il regalino di inizio anno.. bel modo di fare, quando poi ancora non ci hanno fornito una guida dello studente aggiornata, quando ancora non sappiamo su che libri studiare, quando ancora non sappiamo quali esami scegliere e mi sa che a questo punto lo dovremo fare a caso. Comunque poco importa, continuiamo a studiare, quando la situazione si sarà calmata ne gioveremo tutti. Ormai la legge è legge e sono sempre più convinto che bisognava pensarci prima.

#11
antonio88

antonio88

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giusto per... ma si discute delle problematiche per 25 ore?? per tutta una settimana?

e comunque è una putt...a quella di prendere le presenze... se non si fa lezione per quale motivo devo dichiarare che ho fatto 25 ore di lezione quando poi non è così??
penso che sia solo un modo per... va bene, penso che ci arriviate anche da soli :cheers:

#12
mar.co88

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Una piccola domanda che mi sorge spontanea...ma in questo periodo di sciopero i professori saranno salariati normalmente o verrà loro detratto qualcosa dallo stipendio??? Nulla di polemico eh! Ma solo per capire se anche loro stanno protestando come tutti i lavoratori d' Italia...dato che ho letto in qualche post vecchio risalente a luglio che cmq rinunciare al salario sarebbe stato quasi un appoggio ai tagli che stavano facendo!!! Thanks e buono studio a voi tutti!!! :ciao:

#13
|system88|

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Ragazzi, non è uno sciopero, ma sospensione della didattica ordinaria.. Le cose sono diverse.. Quindi no, ai prof non verrà detratto nulla dallo stipendio
Esistono solo due modi per scrivere un programma senza errori.
Ma e' solo il terzo modo quello che funziona realmente.

#14
trivella

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In ogni caso tutte le vostre perplessità, i vostri dubi e le vostre remore saranno chiarite lunedì....

#15
trivella

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e comunque non ci potrà essere nessun docente che a propria discrezione decida di fare le comuni lezioni perchè c'è stata la delubera di facoltà di sospensione del comune svolgimento dei corsi.

#16
trivella

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Per placare le vostre ire circa il blocco vi invito ad acoltare la canzone del maggio di De Andrè...il problema attuale è che la situazione è tale per cui o cerchiamo di fare qualcosa per difendere l'università oppure saremo travolti dagli eventi e pur volendo rimanerne fuori saremo per sempre coinvolti, complici del massacro dell'Università italiana...

#17
mar.co88

mar.co88

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Ragazzi, non è uno sciopero, ma sospensione della didattica ordinaria.. Le cose sono diverse.. Quindi no, ai prof non verrà detratto nulla dallo stipendio


Io lo considero uno "sciopero alternativo pagato",tutto qui! Come io non usufruirò dei miei corsi che pago, anche chi non mi offre il servizio (da noi profumatamente pagato) non dovrebbe essere pagato poichè non svolge il lavoro per cui in condizioni normali è pagato. Ora dico io...la protesta ci sta e sono perfettamente d'accordo con i prof...ma quello che non accetto è che lo stipendio di una settimana sia intascato. La vera protesta è rinunciare al proprio stipendio(lo fanno gli operai delle fabbriche che a stento arrivano a 1000 euro con una famiglia a carico ed un mutuo da pagare, non vedo perchè loro non possano farlo) e protestare nelle modalità desiderate, magari parlandone in aula con gli studenti e cose varie! Questo è l'unico aspetto della protesta che mi da fastidio!

#18
Blackjack

Blackjack

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I professori vengono pagati indipendentemente da quanta didattica fanno. Non è che vengono pagati di più se fanno più corsi, o di meno se salta una settimana di corsi. Non è come in una fabbrica, dove un operaio viene pagato in base alle ore che fa. I professori hanno una quantità minima di ore di corso da fare all'anno, e fidati che, settimana più o settimana meno, si trovano comunque al di sopra di questo limite, per cui quello che stai dicendo non ha affatto senso.
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"L'amore è la capacità di avvertire il simile nel dissimile"

#19
Guest__*

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Rendere seria la protesta non vuol dire farla in questa forma! Danneggiare gli studenti è facile e comodo, come diceva system siamo la parte più debole. Ma fare protesta vuol dire per prima cosa essere tutti uniti (e a quanto mi risulta non sono l'unanimità ma la maggioranza ed è già diverso), seconda cosa comportarsi in TOTALE COERENZA alle decisioni prese. Già il fatto che si prendano le presenze in questi giorni lo reputo una mancanza di coerenza nei confronti della decisione del consiglio di facoltà : se lo studente ha obbligo di frequenza alle lezioni e quest'ultime sono sospese, mi pare logico che non bisogna prendere le presenze (questo è sempre un mio parere). Terzo fatto: se gli studenti tra lunedì e martedì si rendono conto che quasi il 90% dei corsi non si tiene fino a venerdì, probabilmente - specie chi viaggia - da mercoledì a venerdì non verranno, preferendo stare a casa a studiare (GIUSTAMENTE aggiungerei). Quindi in cosa li sensibilizzano, visto che non ci sarà praticamente nessuno o quelli che ci saranno preferiranno trovarsi un'aula vuota o andare in biblioteca e organizzarsi per lo studio? Questo è il mio dilemma...Protestare in altre forme si poteva fare eccome: bastava una sola giornata, massimo due perse: la prima si sensibilizzava gli studenti al problema, parlandone magari in un'unica sede (RETTORATO - AULA MAGNA - PIAZZA DEL SAPERE) e la seconda magari un bel corteo a Salerno. Stop. Le altre giornate era un problema loro come continuare la protesta ( e ripeto: questo non vuol dire che io non sia sensibile al loro problema, tutt'altro). Se i fondi per la ricerca sono pochi, se non hanno possibilità di carriera, se sono praticamente soggetti alla volontà dei cosiddetti baroni allora comincino a fare come ho suggerito in un altro thread:

- sospensione per n giorni di tutti i lavori di ricerca, specialmente quelli di collaborazione con aziende o finanziatori privati;
- recare danno ai baroni, semplicemente non eseguendo ciò che dicono loro di fare in ufficio sempre per n giorni;
- tenere una conferenza stampa in piazza del sapere, invitando il senato accademico e i mezzi di comunicazione di massa.

Ovviamente per fare una cosa del genere, non basta la sola Ingegneria, ma bisognerebbe che tutte le facoltà di Fisciano e Lancusi bloccassero la loro ordinaria attività in quei due giorni. Poi più di suggerire ai 10000 ricercatori aderenti a livello nazionale di occupare Roma Termini o di fare un sit - in davanti al Parlamento che cosa si potrebbe fare più?Purtroppo la legge non la firmiamo noi studenti, nè voi ricercatori, ma una protesta inoltrata che alla fine danneggia solo noi studenti e solo il mondo accademico, che cosa può mai produrre di positivo? Chi può rispondere a questa mia domanda? Io so solo che dall'anno scorso a questa parte, queste proteste non hanno cambiato lo stato delle cose e ci ha personalmente portato a subire questi danni:

a) aumento delle tasse;
B) aumento dei prezzi alla mensa;
c) blocco esami in estate per 2 settimane;
d) corsi del primo semestre 2010/2011 dei primi anni di ing. in classi sovraffollate;
e) blocco della didattica (si spera sia solo per una settimana).

Se poi ci vogliamo aggiungere che hanno abolito anche gli abbonamenti mensili agevolati ( so che è una cosa che non c'entra niente con il mondo accademico, ma è per far capire che danni abbiamo subito dall'Università e per venire all'Università) il quadro è completo, compreso di firma indelebile.

#20
MrJack87

MrJack87

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Rendere seria la protesta non vuol dire farla in questa forma! Danneggiare gli studenti è facile e comodo, come diceva system siamo la parte più debole. Ma fare protesta vuol dire per prima cosa essere tutti uniti (e a quanto mi risulta non sono l'unanimità ma la maggioranza ed è già diverso), seconda cosa comportarsi in TOTALE COERENZA alle decisioni prese. Già il fatto che si prendano le presenze in questi giorni lo reputo una mancanza di coerenza nei confronti della decisione del consiglio di facoltà : se lo studente ha obbligo di frequenza alle lezioni e quest'ultime sono sospese, mi pare logico che non bisogna prendere le presenze (questo è sempre un mio parere). Terzo fatto: se gli studenti tra lunedì e martedì si rendono conto che quasi il 90% dei corsi non si tiene fino a venerdì, probabilmente - specie chi viaggia - da mercoledì a venerdì non verranno, preferendo stare a casa a studiare (GIUSTAMENTE aggiungerei). Quindi in cosa li sensibilizzano, visto che non ci sarà praticamente nessuno o quelli che ci saranno preferiranno trovarsi un'aula vuota o andare in biblioteca e organizzarsi per lo studio? Questo è il mio dilemma...Protestare in altre forme si poteva fare eccome: bastava una sola giornata, massimo due perse: la prima si sensibilizzava gli studenti al problema, parlandone magari in un'unica sede (RETTORATO - AULA MAGNA - PIAZZA DEL SAPERE) e la seconda magari un bel corteo a Salerno. Stop. Le altre giornate era un problema loro come continuare la protesta ( e ripeto: questo non vuol dire che io non sia sensibile al loro problema, tutt'altro). Se i fondi per la ricerca sono pochi, se non hanno possibilità di carriera, se sono praticamente soggetti alla volontà dei cosiddetti baroni allora comincino a fare come ho suggerito in un altro thread:

- sospensione per n giorni di tutti i lavori di ricerca, specialmente quelli di collaborazione con aziende o finanziatori privati;
- recare danno ai baroni, semplicemente non eseguendo ciò che dicono loro di fare in ufficio sempre per n giorni;
- tenere una conferenza stampa in piazza del sapere, invitando il senato accademico e i mezzi di comunicazione di massa.

Ovviamente per fare una cosa del genere, non basta la sola Ingegneria, ma bisognerebbe che tutte le facoltà di Fisciano e Lancusi bloccassero la loro ordinaria attività in quei due giorni. Poi più di suggerire ai 10000 ricercatori aderenti a livello nazionale di occupare Roma Termini o di fare un sit - in davanti al Parlamento che cosa si potrebbe fare più?Purtroppo la legge non la firmiamo noi studenti, nè voi ricercatori, ma una protesta inoltrata che alla fine danneggia solo noi studenti e solo il mondo accademico, che cosa può mai produrre di positivo? Chi può rispondere a questa mia domanda? Io so solo che dall'anno scorso a questa parte, queste proteste non hanno cambiato lo stato delle cose e ci ha personalmente portato a subire questi danni:

a) aumento delle tasse;
B) aumento dei prezzi alla mensa;
c) blocco esami in estate per 2 settimane;
d) corsi del primo semestre 2010/2011 dei primi anni di ing. in classi sovraffollate;
e) blocco della didattica (si spera sia solo per una settimana).

Se poi ci vogliamo aggiungere che hanno abolito anche gli abbonamenti mensili agevolati ( so che è una cosa che non c'entra niente con il mondo accademico, ma è per far capire che danni abbiamo subito dall'Università e per venire all'Università) il quadro è completo, compreso di firma indelebile.


Per quanto mi riguarda, sono d'accordissimo al 100%!!!
Un giorno, la paura bussò alla porta, il coraggio andò ad aprire ma non vide più nessuno (Goethe)
Chi non sa ridere non è una persona seria (F. Chopin)




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